EAT. La particolare soluzione ai problemi che la vita ci riserva secondo Jimmy Weber.


La domanda che ci potremmo fare a fine film è? Potrà mai sparire il dolore interiore,la depressione e l'insoddisfazione tramite il dolore fisico?
A volte i più simpatici ti dicono quando hai mal di testa di colpirti una mano: smetti di pensare alla testa perché ora ti fa male la mano. Stupidissimo..ma qui siamo davvero oltre. Siamo di fronte ad una donna che sta vivendo una fase terribile della sua vita.

Novella è una bellissima trentenne che non riceve un ruolo da attrice da anni. Fatica a pagare l'affitto e se viene contattata per un ruolo, si vede costretta a rifiutare perché si tratta unicamente di ruoli a livello pornografico o poco dignitosi per la sua linea di pensiero.
A parte la compagnia di un amica fin troppo possessiva,le altre persone che incontra sono colleghe che le sorridono ,ma in realtà godono nel vederla andare a pezzi.
Nonostante la sua bellezza disarmante ed il suo orgoglio Novella non sa più che pesci prendere e finisce per cadere in un grave esaurimento nervoso.
Scoprirà casualmente come dare sfogo a tutta la sua rabbia praticando del sano cannibalismo sul proprio corpo(io avrei optato per lo yoga). Tra l'altro un vero peccato vedere una bellezza simile distruggere il proprio corpo pezzo dopo pezzo. Quel corpo perfetto ottenuto da una vita di successo e sacrificio sta per diventare,assieme all'autocannibalismo,l'unica via di uscita e di sfogo da un vortice di depressione e rabbia repressa.

Jimmy Weber,scrittore e regista,realizza un film che sicuramente si fatica a dimenticare. Scene di gore ed effetti speciali ottimi miscelati ad un dramma che oltre a scioccante fa riflettere.

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