Scars of Xavier. Esordio sorprendente di Kai E. Bogatzki.


Di film che ritraggono i profili di un serial killer ne esistono una moltitudine,ma spesso soffrono di una sceneggiatura che non regge ,o finiscono per essere ripetitivi.
Perché vedere Scars of Xavier invece?
Beh di fattori positivi ce ne sono molti, a partire da una regia stilosissima e brillante dell'esordiente Kai E. Bogatzki,un interpretazione formidabile dell'attore protagonista Marc Engel,per passare poi agli effetti speciali davvero realistici e convincenti.
In più i diversi flashback proposti dal regista sono davvero brillanti e fascinosi, su tutti la scena di una delle vittime di Xavier su un materasso.

Xavier passa le giornate lavorando in un autolavaggio a Praga, durante le giornate però viene fuori il suo lato oscuro e la sua voglia di uccidere giovani donne che incontra sul suo cammino...tutto frutto di un passato disastroso, cosi come la sua terribile vita familiare.


Come ogni serial killer, Xavier non può fare a meno di conservare dei souvenir delle sue vittime, in questo caso le fotografie dei loro visi, che di tanto in tanto osserva ripensando al suo operato.

Personaggio fondamentale Karolina, una barista che sembra riuscire a contenere gli scatti improvvisi di rabbia e violenza di Xavier. Dopo una profonda lotta interiore fra bene e male del killer ,ci si chiede quale delle due parti prevarrà sull'altra...la sua parte umana buona? O il suo irrefrenabile istinto omicida?


Dramma-Thriller a tinte gore consigliatissimo.

Commenti

Post popolari in questo blog

Polytechnique. A trent'anni dalla tragedia del 6 dicembre al politecnico di Montreal l'analisi del film di Denis Villeneuve.

The loved ones. Il torture-porn firmato Sean Byrne.