Pieles. Il giovane Casanova colpisce nel centro con un opera toccante e straordinaria.
Tema diversità affrontato come mai fino ad ora.
Il giovanissimo Eduardo Casanova(classe '89)intreccia con grande stile,e senza mezzi termini,le storie di personaggi fisicamente deformati in maniera grottesca(su tutti la ragazza con ano e bocca invertiti)coinvolgendo lo spettatore in qualcosa che ha del pazzesco, ma allo stesso tempo profondissimo. Affronta ciò che ancora al giorno d'oggi fa parte del nostro sistema..e cioè la totale mancanza di interesse per chi non è "normale", il pregiudizio rivolto al "diverso"e l'emarginazione dello stesso...e queste diversità Casanova le estremizza senza porsi un freno.
Un uomo dal corpo ustionato,una donna dal volto deforme a metà,un altra affetta da acondroplasia e costretta a lavorare per la tv travestita da orsetto per farsi accettare dagli altri,una cameriera obesa,un uomo dalle perversioni per ciò che è deforme,una donna senza occhi costretta a prostituirsi dalla tenera età,un ragazzo col desiderio di non avere le gambe e realizzare il suo sogno di somigliare ad una sirena e poi la ragazza con ano-bocca invertiti gia citata prima.
Il contorno è composto da quelle persone normali che schifano,si prendono gioco e si approfittano delle persone diverse.
Il dito puntato anche su genitori indifferenti ai problemi di un figlio che,perché diverso,viene accusato di essere un peso.
Pieles di Casanova è un opera prima incredibile che passa da momenti divertenti ,al drammatico,al grottesco,ti fa storcere il naso ,ma il messaggio è forte e chiaro e dice che non è il corpo che ci comunica chi siamo realmente,che la bruttezza esteriore non corrisponde a quella interiore..perciò attenzione perché l'apparenza si sa, inganna.



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