Sheitan, il visionario horror dell'esordiente Kim Chapiron



"Signore non perdonarli perché sanno quello che fanno".

Recita così la prima frase dell'opera prima di Kim Chapiron, un concentrato di atmosfere malate e accenni di vario genere all'incesto,alla zoofilia e per avvicinarsi ad atmosfere di film come Calvaire e altri classici in cui i protagonisti si ritrovano in compagnia di alcuni campagnoli "freak"dalle abitudini poco convenzionali.
Si punta a creare disagio ma anche a far divertire lo spettatore che assiste ad un'interpretazione del grande Cassel,sopra le righe e "lercio",come non si era mai visto.
Il ruolo del contadino Joseph(Vincent Cassel) regge da solo tutto il film assieme alla bellissima Roxane Mesquida.
Bellissimo e geniale soprattutto per il trip finale da brividi,dove finalmente abbiamo le idee chiare ma resteremo sicuramente spiazzati.
Unica pecca(personalissima)la mancanza di scene di gore che lo avrebbero elevato a qualcosa di magistrale,ma il giovane regista al suo primo lavoro va in tutta altra direzione facendo comunque un grande centro.


È la vigilia di Natale. Alcuni amici parigini dopo aver bevuto e piantato grane,viene cacciata dall'interno di una discoteca. Decidono cosi di accettare l'invito nella casa di campagna di Eve, una seducente ragazza conosciuta poco prima.
Arrivati a destinazione i ragazzi faranno presto conoscenza del guardiano Joseph e di tutti i bizzarri abitanti del posto.

Ripeto che questa è un opera prima imprevedibile,assurda è dannatamente geniale.

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