L'uomo senza sonno. Problemi di insonnia per Christian Bale.

Il film del 2004 di Brad Anderson, L'uomo senza sonno, è sicuramente uno dei migliori thriller psicologici di quegli anni.

Seguiamo le ripetitive giornate di Trevor Reznik,un operaio che da un anno non ha più potuto dormire. Lo vediamo andare puntualmente in fabbrica e ritirarsi poi nel suo appartamento. Si fiuta ad un miglio di distanza che quell'uomo si sta"consumando"poco a poco(la perdita del sonno e il continuo scendere di peso ad esempio)e per ammazzare la solitudine frequenta periodicamente una prostituta che rappresenta per lui(oltre al bisogno sessuale) ,una persona con la quale parlare e confidarsi.
Dopo un terribile incidente ,avvenuto a causa sua, ai danni di un collega in fabbrica,Reznik viene emarginato e si ritrova a lottare contro tutti (e contro se stesso) per mantenere un equilibrio mentale che sta per andare in pezzi.

Perché Trevor non è più in grado di dormire? Perché vede spesso l'orologio segnare la stessa ora? E soprattutto chi è Ivan,suo misterioso e nuovo collega di lavoro? E ancora chi è che lascia i post-it attaccati a frigo dell'appartamento di Trevor?
Tutti sappiamo che basterebbero pochi giorni senza dormire per impazzire(o morire),e sotto diversi aspetti molti episodi nel film, sono un classico da thriller psicologico dal solito risvolto...eppure qui,pur essendo riusciti con l'intuito a completare qualche pezzo del puzzle,non si può fare a meno di arrivare alla fine del film per avere le risposte a quelle domande che ci assillano durante la visione.
Un finale che più azzeccato non poteva esserci, e un quadro chiaro della situazione che fanno venire voglia di rivedere il film più e più volte.

Inutile dire quanto magistrale sia stato Christian Bale nel ruolo di Trevor. Ormai è nota a tutti la sua versatilità ,e i suoi continui cambi di peso per entrare e adattarsi perfettamente ai ruoli che interpreta. Qui ha sicuramente dato tutto se stesso...e qualcosa in più.