Tony. Esordio cinematografico impeccabile.
Vuole solo vedere un film....
Un uomo disoccupato da una vita,mentalmente disturbato e completamente solo passa il tempo guardando le v/h/s dei film d'azione anni 80 o girovagando per le strade di Londra.
Nonostante il carattere asociale e introverso, Tony cerca in tutti modi di trovare compagnia dialogando con le persone del suo quartiere che,nella maggior parte dei casi, nemmeno lo considerano. Oltre all'interesse nelle prostitute Tony frequenta bar gay. L'uomo che porta a casa, e che vuole fare sesso vede Tony come un debole sprovveduto, in realtà portare a casa un uomo per Tony è solo l'ennesima dimostrazione del bisogno estremo di compagnia,a lui basterebbe anche solo guardarsi uno dei suoi film che ama tanto...allo stesso tempo,in alcune situazioni,sembra essere proprio lo stesso Tony a mettersi appositamente in situazioni" scomode "per avere modo di sfogare il suo istinto omicida..avere modo di dimostrare a se stesso che è un uomo,un duro come i duri dei suoi film,un duro che però, (a noi che osserviamo) dimostra di possedere problemi di diversa natura, tra i quali la sessualità incerta(persino un piccolo accenno alla necrofilia),o ancora traumi di vario genere che lo hanno segnato per sempre.
Inoltre interessante come il neo-killer, pur essendo alle prime armi ,mantenga comunque la calma e segua un suo schema fin da subito.
Il ritratto di un killer diverso da ciò a cui siamo abituati,che nonostante l'assenza di motoseghe, asce o ettolitri di sangue ,si rende interessante quanto verosimile. Quella che il regista mette in scena è solo una parte della vita di una persona..non sappiamo cosa c'era prima, ne sapremo cosa ci sarà dopo.
Opera prima praticamente impeccabile di Gerard Johnson: Tony (2009)

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