Evilenko. Dal libro al film di David Grieco.





Volevo aprire e chiudere una parentesi su questo film,visto parecchie volte, biografia di uno dei più efferati serial killer mai esistiti.
Evilenko del 2004 è la prima opera (e credo l'unica)del regista David Grieco che ha voluto trasferire il suo libro "il comunista che mangiava i bambini ",su pellicola.

Siamo sulla fine degli anni 70 quando Andrei è un professore delle elementari che,dopo aver molestato un'alunna della sua classe, viene espulso. Il partito comunista però non lo lascia solo e gli trova presto un impiego che gli permetterà di viaggiare da un posto all'altro in treno. Questo darà inizio ad una lunga serie di omicidi ,stupri su bambini e adolescenti..a prendersi cura del caso più scioccante mai visto fino quegli anni in "terra popolare"un giovane magistrato e padre di famiglia ,che chiederà consiglio ad uno psichiatra per poter entrare nella testa del killer.


Grieco ha mostrato la forte crisi della caduta del comunismo usando la metafora della nuova società che stava nascendo: giovani che si fidano,si lasciano adescare e divorare da un vecchio convinto che sarà per sempre protetto dal leone dentro di lui(Stalin probabilmente). Sempre più difficile tracciare il profilo di qualcuno o qualcosa che prima di allora non si era mai visto( o meglio non si doveva vedere)volendo tenere tutto segreto(lo Stato vietò di trasmettere identikit del sospetto e addirittura di ammettere che avrebbe commesso quei crimini). Difficile dunque catturare il killer soprannominato "striscia di bosco" o " il mostro di Rostov". Ma cosa non ci viene detto nel film ?
Beh per prima cosa che Andrei era padre di famiglia e che comincio ad uccidere a 42 anni( tardi).
Il film lo rende cannibale a tutti gli effetti ma durante l'arresto confermerà di non aver mangiato mai carne umana(solo qualche morso qua e la) per finire il film ci lascia il dubbio su che fine faccia il killer realmente.
Andrei Romanovich Chikatilo(trasmutato in Evilenko come a dire malefico) è stato giustiziato con un colpo di pistola alla nuca dopo la confessione di omicidio di 55 bambini,donne e adolescenti nel 1994.

Criticata l interpretazione di McDowell giudicata sopra le righe(per me una delle sue migliori interpretazioni)..io critico il fatto che si sia molto limitato il regista ,probabilmente apposta e nel rispetto delle vittime...

Resta un'opera prima e un thriller tesissimo da vedere.


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