Willard il paranoico. La nuova e singolare amicizia che strappa lacrime e sorrisi.



Lo sceneggiatore Glen Morgan, realizza nel 2003 questo remake del celebre Willard e i topi.
Willard è un ragazzo introverso e sottomesso. Il suo carattere debole lo rende schiavo di una madre possessiva e malata,e vittima di continui maltrattamenti del capoufficio per il quale lavora. Anche i colleghi lo deridono,e Willard sembra sprofondare in una totale tristezza e solitudine con tanto di rassegnazione totale verso la vita.
Una notte,per ordine della madre,decide di scendere nella cantina a sistemare delle trappole colme di colla per topi che sembrano aver trovato il loro habitat ideale nella casa.
Quando poco dopo uno dei topi cade in trappola,la sensibilità di Willard lo rende incapace di ucciderlo. Portato in bagno,aiuterà il topolino a disfarsi della colla mortale.
Da quel momento in poi, per il giovane e rassegnato Willard, cambia tutto. Adesso al suo fianco ha un amico, il topolino bianco che lui stesso battezza Socrate.
Ci parla,lo porta a letto con lui ,e il topolino ricambia con l'affetto che un animaletto sa regalare.
Sceso di nuovo in cantina, capiamo subito che Socrate è leader di un gruppo di altri topi che presto si trasformerà in un'orda famelica di roditori al servizio di Willard, pronto ormai a vendicarsi di chi nella vita gli ha sempre fatto del male.

Peccato che dove esiste il bene esiste sempre il male..infatti oltre al buon Socrate che fa da leader ai topi,abbiamo pure il gigante Ben(non a caso Socrate è bianco,mentre Ben è nero): una pantegana di qualche chilo indifferente agli ordini che gli vengono dati,e assolutamente disobbediente.
La gelosia è la voglia di emergere del malvagio Ben ai danni di Willard e Socrate renderanno la situazione sempre più difficile da contenere. Cosi come sarà sempre più difficile contenere centinaia di topi la cui cantina di casa non basta più.

Dunque un pifferaio magico che torna a voler vivere e sfondare grazie al fortuito e fondamentale incontro con il topolino Socrate,che gli cambia la vita.
Una regia abbastanza solida,e qualche scelta di sceneggiatura a mio avviso poco condivisibile,rendono la visione del film a tratti divertente,a tratti tristissima e riflessiva.
Ottimi i protagonisti nel ruolo di Willard(Crispin Glover) a rappresentare il bene, e del capoufficio(R. Per Ermey) a rappresentare il male.

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