Flesh of the void. Il passaggio multiforme dalla vita terrena,a quella ultraterrena.





Flesh of the void di James Quinn del 2017.

Tanti i commenti e i pareri discordanti riguardo questa pellicola che ha incuriosito parecchi cinefili amanti dell'estremo,per quanto mi riguarda ,posso solamente dire che a fine visione ne esci stordito ,affascinato ed incuriosito piu di prima. Soprattutto a causa di alcune dalle scene ,che ad una prima visione inesperta paiono buttate lì a caso senza scopo.


Il film si suddivide in più atti che partono da un prologo (silenzio)per terminare ad un epilogo(il vuoto).
Nel prologo predomina il grigio che andra ad oscurarsi poco alla volta sempre più,mostrandoci l'oscurita che ci invade e un uomo che si fa numerose domande su dove si trova e quello che vede...
Quasi interamente girato con un bianco e nero sgranatissimo il film ci fa in seguito assistere a scene di natura accompagnate da persone con maschere antigas,maschere da animali,suore e preti ,un cannibale che vomita dita,scene di masturbazione e sesso orale che sembrano non finire mai, pervadono la pellicola per un'ora e un quarto circa,lasciandoti spiazzato e di sasso..
Altro punto a favore che ti rapisce e ti disturba( piacevolmente) sono i suoni e la "musica" che accompagna le scene perfettamente ,ho subito pensato che non ci poteva stare un sottofondo migliore di quello,fenomenale.

Gli aggettivi che ho dato al film confrontando il mio pensiero con un collega dell'estremo sono stati i seguenti: malato,disturbante,perverso,blasfemo e cattivo..

I pochi dialoghi(interiori per lo più) e la messa in scena fanno venire in mente opere in stile Begotten,Eraserhead e Pig quindi non per tutti a mio avviso.
Non sono queste il genere di pellicola che guardo numerose volte,ciò non toglie che film di questo tipo non si vedono tutti i giorni,credo inoltre che Quinn abbia voluto mostrarci la natura dell'uomo nel suo lato peggiore..L'uomo è un peccatore depravato senza via d'uscita,un esempio calzante è il prete che si masturba sulla foto di un bambino,o un uomo feticista nei confronti dei disabili,incapace di trattenere i propri istinti..

In conclusione un primo lungometraggio che spero saprà far parlare di se ,ed un'esperienza visiva sicuramente come poche altre.

Flesh of the void: passaggio, in maniera multiforme ,della vita terrena ad ultraterrena.


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