The look of silence. La vergogna dell'essere umano.




Joshua Oppenheimer,regista texano ,ci tiene incollati con il suo documentario The look of silence(2014),riguardante lo sterminio di un milione di persone in Indonesia dopo una terribile guerra civile nell'anno 1965.
Un fatto di cui non avevo sentito parlare e di cui forse non hanno parlato per niente.

Il regista accompagna dietro la telecamera è prende in considerazione la straziante storia di Adi Rukin ,un ottico del villaggio, e fratello minore di una delle vittime del massacro,in continua ricerca di risposte. In un periodo in cui "il fuoco è ancora caldo" Adi affronta faccia a faccia le persone che hanno preso parte agli squadroni della morte che fecero pulizia di tutti quelli che, secondo la propaganda di Stato, erano comunisti o non credenti in dio.


Racconti che ti scuotono da dentro per quasi due ore e ci portano a pensare quanto l'uomo sia ripugnante..nulla potrà cancellare quel che successe solo 50 anni fa e cosa è in grado di fare un uomo quando gli viene dato il via libera ad uccidere. Cattiveria allo stato puro, e cattiveria dopo cattiveria siamo così testimoni della crudeltà di certi individui che raccontano orgogliosi ancora oggi delle loro gesta..anche i familiari dei carnefici sono presi in causa ,ma preferiscono seppellire l'argomento.
Adi continuamente messo in guardia dalla madre su quanto sia pericoloso tirare fuori argomenti delicati di fronte a certe persone in un momento difficile come quello,gli anziani che oramai rassegnati sperano in un Dio che forse un giorno,fará giustizia...

Per cercare il vero orrore a volte basta guardarsi intorno e pellicole come queste ne sono la triste testimonianza.


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